Teneri e delicati, con la loro presenza nobilitano ogni piatto. Vanno però preparati con cura per non rovinare il loro prezioso sapore
Coltivati fin dall'antichità in tutto il Mediterraneo, trovarono negli imperatori romani estimatori così forti che furono persino create navi apposite per il loro trasporto in città.
Le varietà
Sono diverse, ma possono essere riconducibili a due gruppi: le coltivate e le spontanee. Al primo gruppo appartengono gli asparagi che comunemente troviamo sulle nostre tavole. Possono essere verdi o bianchi, dal sapore più delicato, oppure violetti, decisamente più saporiti. Le varietà spontanee si riconoscono dalle precedenti per la forma più sottile e si dividono a loro volta in due
sottogruppi: quelle "di campo", chiamate anche selvatiche, dal sapore più intenso, e quelle "di bosco", più delicate e per questo più ricercate.
Coltivati fin dall'antichità in tutto il Mediterraneo, trovarono negli imperatori romani estimatori così forti che furono persino create navi apposite per il loro trasporto in città.
Le varietà
Sono diverse, ma possono essere riconducibili a due gruppi: le coltivate e le spontanee. Al primo gruppo appartengono gli asparagi che comunemente troviamo sulle nostre tavole. Possono essere verdi o bianchi, dal sapore più delicato, oppure violetti, decisamente più saporiti. Le varietà spontanee si riconoscono dalle precedenti per la forma più sottile e si dividono a loro volta in due
sottogruppi: quelle "di campo", chiamate anche selvatiche, dal sapore più intenso, e quelle "di bosco", più delicate e per questo più ricercate.
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